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Paola Bergamini
2 Settembre 2021
Tempo di lettura: 4 min.

Come utilizzare le email per recuperare i tuoi clienti: 5 esempi di winback email irresistibili

Spesso le aziende si concentrano sull’acquisizione di nuovi contatti, dimenticandosi di quei clienti che sono stati raggiunti e corteggiati con tanta fatica. E dal trascurare questi clienti al perderli il passo è breve. Ecco quindi qualche consiglio per recuperare i tuoi clienti con la giusta campagna e riguadagnare la loro fiducia.

Ricevere un sì da un contatto dopo un lungo corteggiamento e stupirlo con i tuoi assi nella manica è sempre motivo di grande soddisfazione. Ma se pensi che acquisire un nuovo contatto può costare fino a 5 volte di più di conservarne uno già esistente e che in media circa il 40% dei ricavi proviene da quei clienti che hanno già acquistato in passato, ti accorgeresti di quanto sia importante mettere in pratica una strategia di recupero clienti che li convinca a ridarti fiducia.

Le email di recupero clienti sono un’ottimo strumento per mettere in pratica una strategia di convincimento a tornare e un’arma efficace per far crescere le vendite e mantenere pulita e attiva la tua lista contatti. Scopriamo quindi cosa sono, quali sono i loro vantaggi e, soprattutto, quali best practice ed esempi puoi seguire per creare la tua campagna di recupero.

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Cosa sono le email di recupero?

Anche chiamate winback email, queste campagne di recupero sono ciò che serve per riallacciare il legame e risvegliare l’interesse di tutti quei contatti del database che hanno smesso di aprire e cliccare i tuoi messaggi.

Il loro scopo è quello di stimolare l’engagement del destinatario attraverso sconti, promozioni o contenuti mirati ai suoi interessi.

Queste campagne di recupero sono spesso inviate in modo automatico dopo che è trascorso un determinato lasso di tempo dall’ultima interazione del destinatario, facendo ricorso alla Marketing Automation per impostare le condizioni di invio giuste (che avrai determinato dopo una giusta attività di testing).

4 vantaggi delle email di recupero clienti

Le campagne di recupero clienti, oltre che essere il segnale pratico dell’importanza che ogni cliente riveste per l’azienda, possono garantire una serie di vantaggi da non sottovalutare:

  • aumentano il ritorno sull’investimento medio e favoriscono le vendite, in quanto indirizzate a un cliente che ha già mostrato interesse nei confronti del tuo brand
  • mantengono pulito e sano il database, riducendo il numero di clienti inattivi da un lato e favorendo la disiscrizione di quelli irrecuperabili dall’altro
  • tutelano la deliverability, permettendo alle tue email di non essere più ignorate dai contatti ed evitando così i rischi di finire nella cartella spam
  • migliorano le performance delle tue campagne future (circa il 45% dei contatti riattivati inizia ad aprire nuovamente i messaggi successivi).

Come creare una campagna di recupero clienti

1. Individua i clienti inattivi

Ancor prima di creare una campagna di recupero clienti, assicurati di individuare il segmento di contatti inattivi che rischi di perdere da un momento all’altro. Il ciclo vita dell’utente all’interno di un database, infatti, può attraversare una serie di fasi diverse e ogni lista di contatti presenta segmenti più o meno attivi in termini di engagement.

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Il nostro consiglio è quindi quello di monitorare sempre i vari livelli di engagement del tuo database e di analizzare il comportamento dei tuoi destinatari per determinare il grado di interazione con le tue campagne. Sul lato pratico, puoi consultare le statistiche dei tuoi invii e sfruttare strumenti come i filtri di engagement per definire il cluster di utenti da stimolare e inviare le tue campagne di recupero clienti solo ai segmenti individuati.

2. Scrivi un oggetto efficace

Senza la giusta subject line, ci sono ottime probabilità che l’utente ignori anche la tua campagna di recupero. Scrivere quindi un oggetto che incuriosisca e faccia capire al destinatario sin da subito l’intento della campagna è fondamentale. Puoi anche considerare di inserire già dall’oggetto la leva che intendi utilizzare per stimolare l’utente, come un codice sconto ad hoc.

Oggetti che iniziano con “Ci manchi” hanno un open rate medio del 24%, mentre quelli che contengono la parola “Sconto” ottengono in media un tasso di apertura del 20% (Fonte: Klaviyo).

3. Crea un contenuto che convinca l’utente a tornare

Senza un motivo che convinca il cliente a tornare ad acquistare da te, ottenere indietro la sua fiducia sarà molto difficile. Che sia un codice sconto ad hoc, il suggerimento di un prodotto o servizio che, sulla base dei suoi dati, potrebbe interessargli, o la creazione di una vetrina di prodotti best seller per sfruttare il meccanismo psicologico della riprova sociale, trova qualcosa a cui il cliente non possa resistere.

4. Invia il messaggio al momento giusto

Nel nostro ebook Strategie di re-engagement ti abbiamo già mostrato tutti i dati che lo confermano: recuperare clienti è più efficace quando l’invio viene effettuato con tempismo, senza far passare troppo tempo dall’ultima attività del contatto. Il tasso di riattivazione del cliente raggiunge il 28,5% infatti quando l’invio avviene entro i 3 mesi dall’ultima azione compiuta. 

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5 esempi di messaggi di recupero clienti

Far sentire importante il cliente: l’esempio di Tula

Con l’oggetto “We never do this but we miss you” (“Solitamente non facciamo così, ma ci manchi”) il brand Tula fa sentire unico e importante il destinatario offrendo un codice sconto ad hoc che faciliti l’acquisto.

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Perché è efficace

Il codice scontol’oggetto che incuriosisce e fa leva sull’unicità della promozione, l’inserimento delle recensioni degli altri clienti: tre elementi che rendono vincente questa campagna (+ il codice sconto in bold che non passa di certo inosservato).

Dai una motivazione per tornare: l’esempio di Glotrition

In questa campagna di Glotrition il vero punto di forza è il copy, che fornisce una motivazione concreta al cliente per tornare, spiegando che l’utilizzo costante e continuativo (quindi anche l’acquisto periodico) dei prodotti del brand è necessario per non invecchiare come il cane del visual (utilizzato in chiave metaforica e ironica, altro plus di questa campagna).

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Perché ci piace

L’associazione metaforica tra le “rughe” del cane in immagine e le rughe che il prodotto di punta del brand farebbe scomparire dalla pelle del cliente è affrontata in chiave ironica e risulta molto persuasiva. 

Ricorda al cliente il rinnovo del servizio: l’email di remind di Netflix

La fine di un’era. Il copy scelto da Netflix, in completo stile cinematografico che si sposa benissimo con il brand, cattura subito l’attenzione del cliente. Il brand nasconde sotto l’apparenza di una semplice email di avviso scadenza l’intento di prevenire un’ipotetica disdetta del servizio da parte dell’utente.

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Perché ci piace

Il copy è coerente con il brand e lascia il segno. L’email non ha un tono insistente e fastidioso e l’invito a continuare il servizio in abbonamento è sottile, impercettibile e non invasivo.

Comunica una novità per rinnovare l’interesse: l’esempio di Grammarly

Con questa email di recupero, Grammarly informa il cliente di una novità di prodotto/servizio e invita l’utente a scoprirla recuperando il tempo di inattività sull’applicazione.

Il copy ricorda all’utente che in passato l’utilizzo del tool gli è stato utile per stimolarlo a riprenderne l’utilizzo.

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Perché ci piace

L’email ha uno stile semplice, pulito e conciso. Il bottone di CTA in fondo è originale e molto d’impatto.

Dai un senso di urgenza: l’esempio di Skillshare

In questa campagna di recupero, Skillshare offre uno sconto limitato a una sola giornata per dare un senso di urgenza alla promozione e spingere il cliente a tornare attivo. La promozione assume quindi i tratti di un’offerta irrinunciabile e irripetibile, da cogliere all’istante.

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Perché ci piace

Oltre all’offerta il brand avvisa l’utente delle ultime novità che non ha ancora scoperto, creando curiosità e interesse. Dare uno sconto su una mensilità aggiuntiva a un abbonamento che si è recentemente arricchito di nuove funzionalità è un ottimo modo per far scoprire all’utente delle novità per un tempo limitato e convincerlo a proseguire con il suo abbonamento oltre il mese di promozione.

Ora tocca a te

Questi erano alcuni consigli teorici e pratici per iniziare a recuperare i clienti persi sfruttando tutto il potenziale del canale email. Ora tocca a te! Inizia a creare le tue campagne di recupero con la piattaforma MailUp e scopri tutti i vantaggi di questa strategia per aumentare le tue vendite e riattivare l’interesse dei tuoi contatti.

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Paola Bergamini

Sono nata nel 1993 a Como e sono evasa dai confini della provincia per studiare a Milano, dove mi sono laureata in filosofia seguendo una passione personale. Da sempre affascinata al mondo del digital e della comunicazione, amo scrivere e arricchirmi leggendo. Come Content Editor di MailUp, mi tengo aggiornata sul mondo dell'Email e del Digital Marketing per divulgarne trend, teorie e strumenti.

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