30+ strumenti utili per fare Content Marketing
Il Content Marketing è una disciplina dalle molte sfaccettature, che richiede l’investimento di molto tempo e molte energie per poter produrre contenuti realmente di valore. Per un articolo o un blog post, le fasi di ricerca contenuti e di scrittura, da sole, possono occupare diversi giorni di lavoro. Per un ebook o un video corso, l’investimento umano ed economico aumenta ancora di più.
Ne abbiamo discusso con Francesco De Nobili nella Video Academy dedicata al Content Marketing, e nel white paper sullo stesso argomento (da scaricare qui).
Al fine di ottimizzare il rapporto sforzo/risultato, esistono tantissimi tool e strumenti Content Marketing che adempiono ai compiti più disparati: dall’aiutare a trovare argomenti di cui scrivere al consentire una facile creazione di asset grafici, fino alla calendarizzazione delle pubblicazioni e all’analisi dei risultati.
Il problema è che provarli tutti costa tempo, energie e a volte denaro: ecco perché abbiamo raccolto quelli che abbiamo testato in prima persona, per poter consigliare solo strumenti Content Marketing effettivamente efficaci. La maggior parte sono gratuiti, alcuni a pagamento. L’elenco naturalmente non è esaustivo rispetto alle risorse disponibili, ma speriamo che per questo sia doppiamente utile.
Dallo sviluppo di integrazioni al supporto strategico, dalla creazione di concept creativi all’ottimizzazione dei risultati.
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Strumenti per la ricerca argomenti
Uno dei grandi dilemmi dei Content Marketer è questo: come trovare argomenti interessanti per il mio pubblico? Attorno a quali parole chiave costruire i contenuti? Sappiamo bene che bisogno informativo e necessità di ranking SEO sono sempre più interconnessi, pertanto alcuni strumenti tradizionalmente deputati al SEO in senso stretto risulteranno utilissimi anche a chi si occupa di creare contenuti.
Premessa in parte scontata: Google, in questo contesto, la fa da padrona. Data la mole di dati che ha a disposizione, non può essere altro che così. Per questo alcuni suoi tool (come il pianificatore per le parole chiave) sono davvero imprescindibili.
Google Trends
Prezzo: gratuito
Oltre che offrire interessanti spunti sugli argomenti di ricerca più caldi, Google Trends offre la possibilità di confrontare i volumi di ricerca per particolari parole chiave, indicandone la variazione nel tempo e la correlazione con eventuali altre keyword in ascesa. Fondamentale per capire su quale parola chiave puntare (“sandali estivi” o “scarpe estive”?), e per identificare eventuali stagionalità critiche per la pubblicazione dei contenuti.
Google, Strumento per la pianificazione delle parole chiave
Prezzo: gratuito, ma collegato a un account AdWords
Conosciuto dai più come Keyword Planner, questo tool di Google è una manna dal cielo. Nasce come strumento di AdWords ma risulta utile per scoprire nuove parole chiave: inserendo alcune info di base (qualche parola chiave, sito web di riferimento, categoria merceologica), il sistema ne restituisce i volumi di ricerca e, in più, accoda altre parole chiave correlate. Questo sistema è complementare rispetto a Merlinox, di cui parleremo tra pochissimo: se quest’ultimo lavora in senso stretto sulle estensioni della query inserita, lo strumento di Google ragiona in modo più ampio, proponendo keyword semanticamente affini (ad esempio, PS4 rispetto a Playstation) ma non per forza lessicalmente adiacenti.
Google Drive Research Tool
Prezzo: gratuito
Lo abbiamo conosciuto tutti: il panico da pagina bianca una volta aperto un nuovo documento su Google Drive. Bè, Google ci viene in aiuto anche qui. Basta cliccare sull’iconcina “Esplora” posta in basso a destra per aprire una colonna che funge da ricerca Google incorporata – sì, proprio dentro il documento. Si tratta di una funzionalità poco conosciuta, ma molto comoda anche per evitare i continui passaggi da una finestra del browser all’altra. Basta digitare la query, et voilà.
AnswerThePublic
Prezzo: gratuito
Un simpatico vecchietto ci accoglie sulla home page di AnswerThePublic, un tool dedicato alla scoperta delle domande poste a Google dagli utenti relativamente a una parola chiave. Basta digitare la keyword, selezionare la lingua di riferimento e il gioco è fatto: il sistema restituirà le domande poste a Google relativamente a quella ricerca, le preposizioni che l’accompagnano e le query estese. Manca il dato relativo ai volumi (quindi è difficile assegnare un peso relativo a ciascuna domanda), ma la comoda visualizzazione grafica (anche scaricabile) compensa il difetto.
Merlinox SuggestMRX e Übersuggest
Prezzo: gratuiti
Questi due tool (molto simili tra loro per interfaccia e funzionalità) nascono per i SEO, con l’obiettivo di fornire le estensioni delle parole chiave cercate. Comodissimi per individuare le keyword più adatte da inserire in ciascun blog post per massimizzarne il potenziale di ranking SEO. Entrambi gli strumenti consentono ricerche specifiche su google.it, quindi sono ideali per chi scrive in italiano. Ultimamente preferisco usare Merlinox, che trovo più chiaro ed efficace. Per ottenere l’alberatura, ricordati di selezionare 2 (loop/alfanum) nel menù Livello.
Feedly
Prezzo: gratuito
Ci allontaniamo dall’area parole chiave per approdare a un’altra, altrettanto importante. Tutti sappiamo quanto sia importante leggere, leggere, leggere e mantenersi informati su quello che scrivono blog di settore, pubblicazioni varie, e non ultimi i competitor. Feedly è un ottimo strumento di scoperta che consente di evitare di saltare da una pagina web all’altra: basta inserire le fonti di interesse, e il tool raccoglierà e proporrà in un solo punto tutti i contenuti da queste prodotti, consentendo anche di organizzarli in cartelle e categorie.
Prezzo: gratuito
Pocket è, a mani basse, una delle mie applicazioni preferite. È pensata per salvare i contenuti interessanti in cui ci si imbatte online: in un solo clic le pagine web possono essere salvate in una sorta di bacheca personale, con la possibilità di assegnare tag e di archiviare i contenuti una volta letti. Un mestiere simile fa anche Evernote, ma secondo me non c’è gara. La presenza di un’app mobile e di un’estensione per Chrome rendono facilissimo ritrovare i contenuti su qualunque dispositivo.
Strumenti di pianificazione e project management
Argomenti trovati e parole chiave individuate: come rendere il flusso di lavoro lineare e controllato, evitando di perdersi passaggi o deadline? Ci vengono in aiuto alcuni strumenti appositi, che consentono di pianificare i progetti sia per se stessi che per il team. Ai seguenti – fondamentali – io unisco spreadsheet su Drive creati appositamente per le necessità del mio team, in modo da poter inserire informazioni che non trovano posto altrove.
Google Calendar
Prezzo: gratuito
Sembrerà banale, ma Google Calendar è un ottimo strumento per pianificare il lavoro nel tempo, oltre che per fissare appuntamenti e deadline. Grazie alla visibilità parallela di diversi calendari (distinti anche cromaticamente), è possibile ad esempio creare un calendario per il blog, uno per gli ebook, un altro per i webinar, e così via. La visualizzazione complessiva renderà chiarissimo, a colpo d’occhio, che cosa fare ogni giorno.
Trello
Prezzo: gratuito
Trello è uno strumento dall’eccezionale duttilità. Si compone di board, colonne e schede da personalizzare al 100%. Io lo utilizzo come una kanban board per il blog, creando una scheda per ciascun blog post e spostando le schede lungo le colonne che indicano le fasi di lavorazione. I modi di utilizzare Trello in realtà sono infiniti – anche al di là della sfera lavorativa – quindi spazio alla creatività.
Asana
Prezzo: gratuito + opzioni a pagamento
Se Trello è utilissimo per vedere l’avanzamento dei lavori (almeno per come lo utilizziamo noi qui), Asana risulta efficace per avere sempre sott’occhio task e subtask per ciascun progetto. Consente di creare progetti, condividerli con specifici team, assegnare task e subtask, impostare deadline e molto altro. Un’integrazione ad hoc permette anche di creare grafici Gantt – un’opzione fondamentale per progetti complessi o dilazionati nel tempo, in cui il lavoro di una persona blocca o determina quello della successiva.
Strumenti di aiuto alla scrittura
È giunto finalmente il momento di iniziare a scrivere. Purtroppo, in questa fase, i migliori tool sono pensati per l’inglese, con qualche limitazione quindi per un utilizzo pieno in italiano. Vale comunque la pena provarli, specialmente se capita di scrivere anche in altre lingue.
Google Docs e componenti aggiuntivi
Prezzo: gratuiti
Non molti sanno che il semplice foglio bianco di Google Docs può arricchirsi di tantissime funzionalità aggiuntive – basta sapere dove cercarle! È sufficiente cliccare su Componenti aggiuntivi > Installa componenti aggiuntivi dal menù in alto per aprire una sorta di store da cui installare le funzionalità più disparate. Le mie preferite? Better Word Count, per facilitare il conteggio parole, e Table of Contents, per avere nella colonna a sinistra un indice dei contenuti che si popola e si modifica man mano che scrivo. Ma ce n’è veramente per tutti i gusti e tutte le necessità.
Wordcounter
Prezzo: gratuito
Se non scrivi in Google Docs, ma magari direttamente dentro il CMS del blog, può sorgere comunque l’esigenza di contare i caratteri o le parole. Viene in aiuto Wordcounter, un programmino semplicissimo in cui copiare e incollare il proprio testo per avere alcune info di base: numero caratteri, numero parole, numero paragrafi, ma anche tempo di lettura mentale e tempo di lettura ad alta voce – importanti se, per esempio, si sta lavorando allo script di un discorso.
Calmly e Blank Slate
Prezzo: gratuiti
Via le distrazioni, via i pulsanti inutili, funzionalità di troppo, le formattazioni superflue. A volte, quando c’è da scrivere, tutto quello che serve è un semplicissimo foglio bianco. Questo è quello che offrono app online come Calmly o Blank Slate – nient’altro che uno spazio di scrittura bianco, vuoto, scevro di distrazioni, in cui concentrarsi su quello che conta veramente – le parole che si susseguono.
Hemingway
Prezzo: gratuito
Disponibile (purtroppo) solo per l’inglese, Hemingway analizza la struttura della frase, consiglia correzioni per migliorare grammatica, sintassi e leggibilità. Utilissima se scrivi in inglese, in italiano può comunque dare suggerimenti utili riguardo alla lunghezza delle frasi e alla semplificazione di alcuni costrutti.
Grammarly
Prezzo: gratuito + opzioni premium a pagamento
Anche Grammarly funziona solo per l’inglese: se scrivi in questa lingua (e magari non sei sicurissimo su spelling e grammatica), questa app si rivela un alleato formidabile. Controlla grammatica, spelling, ripetizioni e sintassi, suggerisce sinonimi e ha un sistema di controllo plagi (se individua brani presenti altrove su internet, lo segnala e invita a rifrasare o sostituire). Insomma, il proofreader madrelingua che tutti vorremmo avere al nostro fianco.
Strumenti per contenuti visivi, infografiche e presentazioni
Il Content Marketing non si nutre solo di parole, ma anche di contenuti visivi, grafici, d’intrattenimento. Il bello è che non serve essere designer né conoscere Photoshop (anche se, ammettiamolo,avere il proprio grafico personale a cui commissionare GIF e infografiche è il sogno nascosto di qualunque content marketer). Basta conoscere i tool giusti per creare immagini, presentazioni e infografiche dall’aspetto impeccabile.
Canva
Prezzo: gratuito + opzioni premium a pagamento
Canva è una piattaforma semplice e intuitiva in cui creare in pochissime mosse delle grafiche bellissime per una varietà di utilizzi. Il sistema offre dei template, ad esempio, per social media, brochure, curriculum vitae, presentazioni, poster, copertine di libri e CD, e chi più ne ha più ne metta. L’ampia libreria permette di scegliere tra modelli preconfezionati e personalizzabili, oppure consente di creare da zero il proprio progetto in piena libertà. Tutti i contenuti sono poi scaricabili e riutilizzabili liberamente.
Over (app mobile)
Prezzo: gratuito + opzioni premium a pagamento
Ammetto di aver provato un po’ tutte le app in circolazione che promettono di trasformare semplici immagini in perfetti post social grazie all’aggiunta di testo e altri effetti. Over vince su tutte. È semplice da usare, offre tantissimi effetti/font/maschere/possibilità e, al contrario di molte altre app, non appone il suo logo nemmeno se si utilizza la versione gratuita. Anche se è su mobile, la trovo molto più comoda di tante altre applicazioni desktop che fanno mestieri analoghi.
Pixlr Editor & Express
Prezzo: gratuite
Photo editing al volo, direttamente dal browser? Pixlr offre due possibilità: Editor, più completo e più simile a Photoshop, ed Express, un’app più veloce e semplice per modifiche meno elaborate, come filtri, cornici e bordi. Comode per chi non ha conoscenze di graphic design ma vuole comunque cimentarsi con dell’editing ben fatto.
Pablo by Buffer
Prezzo: gratuito
Sviluppato da Buffer, di cui parleremo tra poco, Pablo è un editor di immagini con uno scopo preciso: creare nel minor tempo possibile e con la massima resa disponibile dei post ottimizzati per i singoli canali social. Cosa vuol dire? Le possibilità di editing sono limitate (resize, qualche filtro, sovrapposizione testo e logo), ma il sistema dà la possibilità di ritagliare le immagini in modo che siano già della giusta dimensione per Instagram, Pinterest o Facebook/Twitter. Io trovo comodissimo utilizzare Pablo soprattutto per Pinterest, dove il formato verticale delle foto va ricreato tutte le volte.
Pollice in su anche per il generatore automatico di citazioni, per la banca immagini gratuita (a cui si affianca la possibilità di caricare le proprie foto) e per l’integrazione immediata con lo scheduler di Buffer.
ColorZilla
Prezzo: gratuito
Hai visto quel bellissimo punto di azzurro su un sito e vorresti usarlo nelle tue grafiche, ma non sai replicarlo? Oppure: azzeccare i colori della palette aziendale è sempre un’impresa che richiede minuti e minuti? ColorZilla è un’estensione per Chrome che permette di ottenere il codice esadecimale e le composizioni RGB di qualunque colore disponibile sul web – semplicemente passandoci sopra con il mouse.
Giphy
Prezzo: gratuito
Le GIF animate sono divertenti, facili da usare e molto, molto trendy (si possono usare anche nelle email!). Ma dove trovarle? Giphy è la principale banca dati di GIF animate gratuite, suddivise per categoria e scaricabili liberamente. Basta un attimo per trovare quella giusta e aggiungere un pizzico di movimento in più ai post per il blog e per i social.
Prezi
Prezzo: piano base gratuito + piani standard/plus/premium da €7/mese
Le presentazioni possono essere un incubo da creare. Se PowerPoint ti ha stufato, Google Presentazioni non ti soddisfa e InDesign è al di là delle tue capacità tecniche, Prezi può essere una buona soluzione. La piattaforma è ricca di template e di possibilità di animazione, conferendo anche alla presentazione più semplice un tocco in più che sicuramente un ppt classico non ha.
Piktochart
Prezzo: piano base gratuito + piani a pagamento
Belle le infografiche, ma chi sa crearle? Chiunque (più o meno) con Piktochart. Il funzionamento e l’interfaccia sono simili a quelli di Canva (vedi sopra), ma con un focus speciale proprio sulle infografiche. Inutile dire che è richiesto comunque un bel po’ di lavoro per creare un’infografica come si deve, però almeno non serve essere un grafico di professione.
Strumenti per la pubblicazione e la promozione
Contenuti pronti, finalmente. È il momento di pubblicarli, condividerli e generare attorno a loro più traffico possibile. È possibile portare avanti la pubblicazione a mano, naturalmente, ma a prezzo di poca organizzazione e stress assicurato. Ecco allora qualche strumento Content Marketing per pianificare al meglio le uscite e le pubblicazioni.
Buffer
Prezzo: gratuito + piani a pagamento da $10/mese
Tantissimi utilizzano Hootsuite per programmare i post social. Questione di gusti: io personalmente preferisco di gran lunga Buffer (già citato prima in relazione a Pablo), che unisce un’estrema intuitività di utilizzo a una comoda interfaccia a calendario, alla possibilità di accorciare i link direttamente in piattaforma e a utili analytics. Esiste una versione free, ma con diverse limitazioni: suggerisco almeno la versione da $10/mese, che consente di sbloccare alcune funzionalità utili (come, appunto, la visualizzazione a calendario e la possibilità di collegare più account social).
CoSchedule
Prezzo: da $30/mese
CoSchedule è un tool esclusivamente a pagamento che promette di rivoluzionare il modo in cui i team pensano, pubblicano e gestiscono i contenuti per i social e per il blog. È ricco di integrazioni (ad esempio con WordPress, Tumblr e i principali canali social) per consentire sia ai singoli che ai team di programmare la pubblicazione dei contenuti e di avere sempre sott’occhio quello che fa il resto del team. Probabilmente non necessario per team molto piccoli, è sicuramente un investimento sensato per team marketing allargati che lavorano molto di Content e di Social Media Marketing.
Alternative ai calendari unificati: se proprio un calendario unico non ti piace, puoi sempre programmare i post social con piattaforme ad hoc per ciascuno. I miei preferiti sono TweetDeck per Twitter (gratis), il sistema di programmazione nativo di Facebook (gratis per le pagine) e ScheduGram per Instagram (da €16/mese).
Editor BEE di MailUp
Prezzo: incluso nell’account MailUp
Bello il blog post, ma se nessuno lo legge? Veicolare correttamente i contenuti attraverso l’Email Marketing è un ottimo modo per garantir loro visibilità, traffico e ritorno sull’investimento. L’editor BEE, incluso nella piattaforma MailUp, è perfetto per creare email bellissime senza dover inserire nemmeno una riga di codice. È uno strumento drag & drop che crea newsletter già ottimizzate per mobile: l’ideale per dare la massima esposizione a un contenuto su cui hai lavorato per giorni o settimane.
SlideShare
Prezzo: gratuito
Hai creato una splendida presentazione e vorresti che circolasse oltre l’evento in cui l’hai esposta? SlideShare serve a questo: puoi caricare le tue presentazioni e lasciarle a disposizione del pubblico. È tutto indicizzato: se scrivi bene titolo e descrizione, vedrai che porterà traffico qualificato al sito.
Strumenti Content Marketing: Analisi
La fase di analisi dei risultati è fondamentale per comprendere l’efficacia della Content Strategy messa in atto. I blog post stanno generando il traffico desiderato? Gli ebook stanno ottenendo i download sperati? Quanti clic avvengono su ciascun post social? Conoscere questi dati è semplice, se si utilizzano gli strumenti giusti.
Campaign Url Builder
Prezzo: gratuito
Questo strumento di Google fornisce una guida per costruire i tracciamenti (detti anche UTM) indispensabili a Google Analytics per tracciare e analizzare correttamente il traffico. Basta inserire la fonte (source – ad esempio blog, sito o Facebook) e tutti i campi aggiuntivi che ritieni utili, per poi ritrovarli nel tuo Analytics.
Google Analytics
Prezzo: gratuito
Analytics è la Bibbia di qualunque marketer – compreso, naturalmente il Content Marketer. Nella sezione Comportamento > Contenuti del sito > Tutte le pagine trovi l’andamento nel tempo del traffico al sito o al blog. Puoi raffinare l’analisi inserendo una dimensione secondaria, come ad esempio Sorgente/Mezzo per avere lo spaccato delle fonti del traffico a uno specifico contenuto (a patto che tu abbia compilato correttamente l’UTM di cui sopra!), oppure confrontare con l’anno o il periodo precedente.
Naturalmente, questo non è tutto. Le potenzialità di Analytics sono pressoché infinite: nel caso tu non l’abbia mai utilizzato, qui troverai un’utile guida per muovere i primi passi.
Bitly
Prezzo: gratuito + account Enterprise a pagamento
Bitly è utile per due motivi. Innanzitutto è un link shortener, ovvero uno strumento che “accorcia” gli url lunghissimi in un url di formato mini, a tutto vantaggio dell’esperienza utente (guarda ad esempio cosa succede nella barra dell’indirizzo cliccando su questo url: http://bit.ly/2f408Kk). Inoltre, Bitly performa una serie di analisi sui suoi link accorciati: quanti clic hanno ricevuto, come i clic sono distribuiti nel tempo, da quali località provengono, e così via. Alcune informazioni di base utili a complemento di quelle (più dettagliate) di Analytics.
Social Analytics
Prezzo: a seconda del tool
I social media sono dei canali essenziali per veicolare i propri contenuti, e necessitano di un monitoraggio a stretto giro altrettanto importante di quello che si fa sul sito o sul blog. Oltre al più celebre Facebook Insights, è buona norma consultare regolarmente anche Twitter Analytics (ricco di informazioni sia sull’account del brand che sul pubblico di riferimento) e i tool di analisi degli altri social utilizzati. Per Instagram il migliore è senza dubbio Iconosquare.
SumAll
Prezzo: gratuito
Se conosci SumAll da un po’, saprai che ha cambiato faccia e utilizzo diverse volte nel corso degli anni. Da piattaforma gratuita è diventata a pagamento, per poi tornare a essere gratuita con un business model completamente diverso, come spiega bene il suo CEO in questo post. Oggi, SumAll è un aggregatore che fornisce insight sui diversi canali social in un comodo formato email – quotidiano o settimanale. Sicuramente meno articolato ed efficace dei grafici che offriva in precedenza, ma comunque utile.
In conclusione
Occuparsi di Content Marketing va ben al di là della semplice scrittura di un blog post. Occorrono organizzazione e ottimizzazione delle risorse, per le quali è indispensabile avvalersi dei giusti tool. Speriamo che questa lista di strumenti Content Marketing – tutti sperimentati in prima persona – ti sia utile: qualunque suggerimento è benvenuto nei commenti!