Punteggio spam: scopri i fattori che ti fanno finire nella posta indesiderata
Quando mandi una newsletter o la mail con le ultime offerte della tua azienda puoi fare qualcosa di più che incrociare le dita per evitare che i tuoi messaggi finiscano tra lo spam. Puoi controllare, prima di cliccare sul tasto “Invia”, che il tuo punteggio spam sia lontano da un risultato preoccupante.
Dallo sviluppo di integrazioni al supporto strategico, dalla creazione di concept creativi all’ottimizzazione dei risultati.
Che cos’è lo Spam score
Lo Spam score è il punteggio che i filtri antispam degli ISP assegnano a una mail per valutarne l’affidabilità. Questo voto viene calcolato in base ad una serie di parametri ed è da questo risultato che dipende se un messaggio viene consegnato nella cartella di posta in arrivo del destinatario o se il suo posto è tra la cosiddetta “posta spazzatura”.
Nella delicata fase della consegna, ogni azione che puoi intraprendere per migliorare la recapitabilità delle tue email fa la differenza nell’esito della tua strategia di email marketing.
Analizzare lo Spam score è utile per controllare se esiste la possibilità che gli ISP vedano le tue email come spam. Se prima di inviare fai un controllo (spam check) puoi correggere i problemi presenti nel tuo messaggio e spianarti la strada verso la casella di inbox.
È come quando in aeroporto sei obbligato a passare un controllo per poter viaggiare: le tue intenzioni sono probabilmente oneste, il motivo del tuo viaggio legittimo e il tuo bagaglio a mano a norma. Ma gli addetti del controllo passeggeri devono passare in rassegna ogni elemento sospetto del tuo equipaggio e mettere in dubbio persino la tua buona fede. Non è niente di personale, ma dal loro controllo dipende la sicurezza degli altri passeggeri. Con le email succede più o meno la stessa cosa: gli ISP, prima di consegnare un messaggio, devono assicurarsi che non sia stato inviato da uno spammer e che non contenga link fraudolenti.
Il check dei filtri antispam verte principalmente sugli indicatori di reputazione del dominio mittente e altri elementi dei messaggi, tra cui:
- le parole nell’oggetto dell’email
- il contenuto del messaggio
- la frequenza dei messaggi inviati da quel mittente
- il comportamento dell’utente
- la presenza del mittente nella rubrica di contatti del destinatario.
Lo Spam score avvisa della presenza di elementi che possono mettere in allarme gli ISP e respingere i messaggi in arrivo.
Come fare uno spam check
Fare un controllo sulla possibilità che la tua email sia considerata spam e verificare qual è il tuo Spam score è un ottimo modo per trovare e correggere elementi problematici prima di realizzare l’invio.
SpamAssassin
Per fare questo check puoi analizzare il punteggio che assegna alla tua mail SpamAssassin. La valutazione del software antispam parte da 0 e somma i punteggi di vari controlli su diversi elementi del messaggio. Più alto è il punteggio, più possibilità ci sono che la mail, se inviata, venga bloccata dagli ISP e finisca nella posta indesiderata.
Un punteggio SpamAssassin inferiore a 4.5 indica che il messaggio non presenta problemi e può essere inviato senza timore – la soglia di tolleranza arriva comunque a 5. Da 4.6 a 7, SpamAssassin avvisa della presenza di elementi critici: meglio rivedere il messaggio prima di inviarlo. Un punteggio tra 7.1 e 10 indica che gli algoritmi antispam hanno rilevato problemi seri di affidabilità dell’email. Infine, un punteggio superiore a 10 indica la necessità di fare una pulizia profonda e un’analisi completa del messaggio perché non ci sono i presupposti per realizzare un invio che andrà a buon fine.
Se il punteggio di SpamAssassin è alto, quasi sicuramente il problema non riguarda solo il singolo messaggio ma è la reputazione stessa del mittente ad essere messa in discussione.
Ecco infatti alcuni dei fattori più importanti presi in considerazione da SpamAssassin per assegnare il suo punteggio:
- presenza di una firma DKIM o DK valida e corrispondente al nome dominio indicato
- piattaforma di invio
- reputazione del mittente
- validità del record SPF e match con HELO.
Test di deliverability
Un altro modo per assicurarti che la mail arrivi a destinazione è quello di fare un test di deliverability su una serie di filtri antispam. Questi test vengono fatti con appositi tool che, oltre a indicarti dove risiedono i maggiori problemi del tuo invio, ti suggeriscono misure correttive per risolverli.
Il tool controlla:
- la versione HTML dell’email
- la versione testuale
- l’autenticazione (verifica se il server da cui stai inviando è autenticato, controlla il record SPF e l’IP del mittente, verifica se la firma DKIM è valida e se il messaggio ha passato il test DMARC)
- che il reverse DNS corrisponda al dominio che invia il messaggio
- che il messaggio non contenga errori
- che tutte le immagini presentino l’attributo alt
- che non ci siano elementi potenzialmente pericolosi, come javascript o iframe
- che il dominio del mittente non sia presente in blacklist
- che ci sia il link per la disiscrizione dalla mailing list.
Altri elementi penalizzanti che sommano punti quando viene calcolato lo Spam score sono la presenza di shortlink e quella di link orfani, e anche tutti quegli elementi che possono peggiorare l’esperienza utente (ad esempio la mancanza di contrasto tra il font html e lo sfondo).
Conclusioni
Fare un test antispam prima di un invio è una best practice che migliora significativamente la deliverability. Spesso questo step viene trascurato per fretta o mancanza di piattaforme con cui realizzare il controllo. MailUp ti offre un controllo antispam prima di ogni invio e puoi verificare nella sezione Check-up potenziali problematiche di deliverability e ottenere buoni consigli per risolverle.
Non sottovalutare i metodi di autenticazione delle email perché possono aiutarti a guadagnare credibilità e ottenere un punteggio spam sotto la soglia critica, a cui far seguire l’invio in sicurezza delle tue email.